Animali strani, luoghi dalle peculiarità uniche, meraviglie della scienza, vicende pazzesce diventano spunti di racconto in Stranezze Terrestri.
Per inviare i vostri racconti o segnalare una stranezza terrestre scrivete a aperturaastrappo@gmail.com

domenica 20 settembre 2015

Fauna palermitana


Giova’ guarda quante oloturie!
Ma che minchia sono?
Di mare.
Di mare cosa?
Minchie di mare.
Senti, Piero Angela, lo sai a cosa  ci possono servire?
Non me lo voglio neanche immaginare.
Ma che spiritoso, che simpatico! Cretino. Sono delle esche perfette.
Davvero? Credevo che si difendevano con spine, liquidi appiccicosi...
Sì, ma una volta pulite e tagliate a pezzi sai come abboccano i pesci?
Voglio proprio vedere.
Ok, le a andiamo a provare domani alla foce dell'Oreto.
Ma perché proprio là con tutti i posti che ci sono? Se ci va bene ci troviamo pesci radioattivi.
È solo per provare le esche, con tutta la spazzatura che mangiano i pesci diventano enormi.

Ci misero ore a raccoglierle. Non era difficile prendere animali che contro gli uomini non avevano difese,  ma giocarono a tirarseli e quando centravano il bersaglio l’insulto più gentile era ‘testa di oloturia’.  Le misero poi all’altezza dell’inguine e agitandole come spade si sfidarono in duello fino a quando da una uscì un liquido biancastro. Per poco non annegarono dalle risate. Peppe raccontò che nell’ano delle oloturie viveva un pesciolino,  proprio lì aveva trovato un riparo dai predatori. Usciva solo per mangiare,  per il resto faceva una vita di merda. 

Nell’Oreto presero spigole così grosse che per poco si spezzava la canna. Stavano per ributtarle in acqua quando gli si avvicinò un vecchio rimbambito e chiese se poteva prendersele lui.
Arrivato a casa posò il secchio con le spigole in cucina e si andò a fare una doccia per togliersi la puzza di vermi e gambero marcio. La moglie vide i pesci e non le sembrava vero che una volta tanto avesse pescato qualcosa. Prese un coltello e iniziò a pulirli.
Lui si stava ancora insaponando quando sentì l’urlo. Arrivò in cucina di corsa e quasi scivolava.  La spigola era a terra, dalla pancia aperta usciva un topo semidigerito.

Annalisa Balistreri 

Informazioni 

Le oloturie o cetrioli di mare sono echinodermi dalla forma allungata che vivono sul fondale marino. In siciliano prendono il nome dell'organo genitale maschile. Si nutrono di detrito e se minacciate sono in grado di emettere dei filamenti vischiosi per intrappolare i nemici. All'interno delle oloturie vivono diverse specie di pesci ospiti detti galiotti. Questi escono di notte per cacciare e successivamente ritornano all'inteno dell'oloturia attraverso l'apertura anale.

Le spigole sono pesci carnivori molto eurialini, cioè capaci di adattarsi ad acque con salinità  diverse. Accade spesso, infatti, che possano penetrare in lagune salmastre e foci di fiumi come l'Oreto, cibandosi occasionalmente anche di topi. 

28 commenti:

  1. Altra grande pagina di stranezze, con lo stile unico e straordinario della nostra ecologa marina preferita. Grande Annalisa.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Sabino. Anche Palermo offre stranezze nelle sue acque, e chissà cos'altro ci riserva.

      Annalisa B.

      Elimina
  2. Minchia, si ricomincia proprio bene. Bentornate stranezze. Per fare il saputello e aumentare il senso di nausea, aggiungo che ci sono posti dove mangiano le oloturie. E mangiano anche le spigole! (emoticon del pescatore)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ahahahahah! Si sono consumate sopratutto in Asia, dove alcune specie vengono pure allevate. Altre purtroppo sono addirittura a rischio di estinzione per la pesca eccessiva. Insomma le oloturie non finiscono mai di stupire.
      Per quanto riguarda le spigole, quando il pescivendolo mi dice che sono di mare (e non di allevamento) io mi chiedo con timore da quale zona provengano...

      Elimina
  3. Ho appena eliminato dalla mia dieta le spigole....
    Molto interessante, ma questa non è una novità.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ahah! basta che compri quelle di allevamento per non avere sorprese, d'altronde ormai vendono quasi solo quelle.

      Annalisa B.

      Elimina
  4. L'immagine del topo semidigerito mi accompagnerà per tutta la giornata. Allietandomela, naturalmente. Grazie Annalisa ;)
    Serena

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E' sempre un piacere allietare le giornate altrui...avevo trovato pure una foto su internet di un topone nello stomaco di un pesce, se vuoi te la mando :-D

      Annalisa B.

      Elimina
  5. Brava Annalisa però dopo avere letto il tuo pezzo difficilmente mangerò spigola.....condannati a diventare VEGANI????

    RispondiElimina
    Risposte
    1. I vegani risponderebbero di si...io ti rispondo che prendendo quelle di allevamento, soprattutto se italiano, problemi non ce ne dovrebbero essere. La miglior cosa è poi mangiare pesce locale, soprattutto quello considerato "povero" come spatola, sugarelli, sarde (tranne queste ultime per gli allergici).

      Annalisa B.

      Elimina
    2. La migliore cosa è diventare vegani. Chiuso il discorso.

      Elimina
  6. si sapevo che le spigole si nutrono anche dei topi ... (schifo)
    bellissima anche la spiegazione

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Bentrovata Flavia e grazie per il commento.
      Si può dire che le spigole non siano per niente schizzinose eheh

      Annalisa B.

      Elimina
  7. In questo pezzo ci sono tantissime schifez... ehm stranezze concentrate in un bel racconto!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non si può sempre parlare di animali carini e coccolosi, la natura è variegata e bisogna dar spazio a tutti. È un lavoro sporco ma qualcuno deve pur farlo.

      Annalisa B.

      Elimina
  8. Annalisa, renditi conto che hai appena distrutto il mito e il mercato della spigola (branzino) di mare. (emoticon d'allevamento)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Spero di non ricevere querele dai pescatori di spigole di mare😆

      Elimina
  9. Ciao Annalisa buon inizio con le oloturie così ben spiegat. Purtroppo la fauna dell'Oreto (foce) riconosce specie contaminate dalla fauna palermitana e non solo animale...ma di dalla specie umana, così speciale ...non dico altro

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Dove viviamo rispecchia come siamo...e se ce ne prendiamo cura. Grazie Clo.

      Elimina
  10. Io per fortuna i pesci non li so nemmeno riconoscere, che tanto non ne mangio.
    Comunque, non capiterà MAI di trovare un topo semidigerito tra i gambi di sedano o i rami (se si chiamano rami) di un broccolo.
    La veganità ha vinto ancora!

    Cià!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Semidigerito forse no, ma conosco una signora che in mezzo ad un grosso broccolo ha trovato un topo vivo. Per nn parlare di tutti gli insetti che trovi in certe insalate. Se nn li trovi è perchè sono piene di veleni...

      Rilassati

      Elimina
  11. Annalisa, fregatene dei deboli di stomaco, scrivi ancora così, diventerai un mito! In quanto ai deboli di stomaco pensate un po' a quello che c'è nel Canale di Sicilia! Mia suocera non vuole più mangiare pesce!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E mi sono limitata alle spigole!
      Grazie Roberto, per te che non sei debole di stomaco consiglio "molto vicini", il post precedente a questo su Stranezze Terrestri. Fammi sapere che ne pensi.

      Elimina
  12. Annalisaaaaaa come faccio, dopo questo pezzo, a dirti che è sempre un piacere leggerti? Ma che stai prendendo troppo sul serio gli insegnamenti di Giorgio? Se mi volevi fare sconcertare ci sei riuscita perfettamente. E anche questa volta non aggiungo altro, anzi no, domando ma qualche animaletto dalle caratteristiche più simpatiche, magari imbranato da sembrarci "piatuso" non ce l'hai? Vorrei dirti brava, ma ho paura che mi esca anche il "bis"

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Jole come dicevo la natura è varia, di stranezze ce ne sono di belle e di orride. Se trovo qualche animale piatuso o me ne vuoi suggerire qualcuno non ti preoccupare che finirà anche lui su queste pagine. Intanto ti dico che è sempre un piacere leggere i tuoi commenti.

      Elimina