Animali strani, luoghi dalle peculiarità uniche, meraviglie della scienza, vicende pazzesce diventano spunti di racconto in Stranezze Terrestri.
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domenica 20 settembre 2015

Fauna palermitana


Giova’ guarda quante oloturie!
Ma che minchia sono?
Di mare.
Di mare cosa?
Minchie di mare.
Senti, Piero Angela, lo sai a cosa  ci possono servire?
Non me lo voglio neanche immaginare.
Ma che spiritoso, che simpatico! Cretino. Sono delle esche perfette.
Davvero? Credevo che si difendevano con spine, liquidi appiccicosi...
Sì, ma una volta pulite e tagliate a pezzi sai come abboccano i pesci?
Voglio proprio vedere.
Ok, le a andiamo a provare domani alla foce dell'Oreto.
Ma perché proprio là con tutti i posti che ci sono? Se ci va bene ci troviamo pesci radioattivi.
È solo per provare le esche, con tutta la spazzatura che mangiano i pesci diventano enormi.

lunedì 27 luglio 2015

Molto vicini



"Il follicolo" era strapieno,  la serata di inaugurazione andava alla grande. Nella pista principale potevano muoversi a stento ma continuavano a ballare con il sudore che scendeva a fiotti, gli uni stretti agli altri, in un un girone infernale di corpi ammassati. Lunghi addomi si scuotevano a tempo e centinaia di  braccia si sollevavano in aria in una danza che sembrava non sarebbe finita mai.

lunedì 25 maggio 2015

Blue hole


Lusca ha respiro profondo centoquaranta metri. Rumore sordo, irregolare, inspira ed espira acqua. Acqua che trascina uomini, pesci, barche e attrezzatura. Oggi dovremo tornar indietro.  


Sudiamo sotto le mute indossate per metà. Non avrei mai creduto che la subacquea mi avrebbe portato un giorno in mezzo alla giungla. Il tragitto dalla jeep al buco blu dura circa dieci minuti, ad attenderci acqua senza un'increspatura e silenzio. Sembra la giornata adatta.

giovedì 2 aprile 2015

JE SUIS STRANEZZE TERRESTRI



Mondo meraviglioso, natura dal meccanismo perfetto, da orologio svizzero. Arriva idda e rovina tutto. Dice che passa e divide la montagna e sapi tutto di pulli e falchi pellegrini, che il Latitante l'abbiamo scritto in 13 mesi e 17 versioni rivedute e corrette - per colpa delle sue notizie precise. Poi ha deciso di fare una latta e ci ha infilato dentro tante cose strane: succi, iatti, cani, farfalle, pesci, uccelli - che te ne frega come si accoppiano gli squali, dico io, ma dove ti vai ad appricare! Mi hai intossicato pure il bicchiere di latte che bevo Un sorso e via, che ora penso al tuo intruglio/beverone ogni mattina. 


lunedì 22 dicembre 2014

Un sorso e via

E adesso che faremo a Natale? Niente più pranzo, niente più piatti da lavare, berremo un sorso di quell' intruglio, ci scambieremo i regali e poi? Ci guardiamo negli occhi? Non possiamo stare tutto il giorno a giocare a tombola, mi viene un collasso prima! Che poi ce le vedi quelle quattro mummie a far qualcosa di diverso che sonnecchiare sul divano o al massimo spettegolare sulla figlia della signora Paola che si è tinta i capelli di blu o il fornaio che ha aperto tre strade più sopra?

domenica 16 novembre 2014

La danza misteriosa

Esseri alati popolano il mare, c'è chi li chiama diavoli ma a volte si ricongiungono al cielo.  
È un mescolarsi di fasi, una festa degli elementi, il confine fra aria e acqua si dissolve e diventa tutt'uno. L'occasione richiama le aquile di mare da lontano ma il Mediterraneo non ha confini a sbarrar la strada.
A largo delle coste liguri il pelo dell'acqua si gonfia, scoppia e ne fuoriesce una manta larga due metri, poi un'altra e un'altra ancora, saltano e si rituffano, spruzzi disegnano parabole in aria che seguono i loro volteggi. Le pinne diventano ali, il corpo si libra e si avvita su se stesso, la coda sferza l'acqua. La gravità richiama le mante che ricadono con grazia.

lunedì 27 ottobre 2014

Sangue blu

Le aveva sempre mangiate controvoglia, non perché il sapore fosse brutto ma c'era qualcosa che non andava e non era una questione di gusto ma piuttosto una sensazione strana, un'irrequietezza che gli portava disagio al solo sentirne l'odore. Sembrava l'unico però ad avvertire tutto ciò, suo padre e sua madre le consumavano spesso e anzi le gradivano molto. Accompagnavano il tutto con succo di mirtilli e polpo all'insalata. Il menù era sempre lo stesso, cambiavano i tipi di cottura ma gli ingredienti base erano sempre uguali da generazioni. Lo chef di corte non sapeva più cosa inventarsi, gli alimenti blu o dal sangue blu non sono molti ma i reali mangiavano solo quelli per tradizione, il loro casato non per niente era conosciuto in tutto il mondo per l'intenso color cobalto del sangue di ogni suo componente. Il principe sin da piccolo era stato nutrito con latte materno misto all'amido di patata blu, la stessa che divenuto grande non riusciva a mandar giù senza che un brivido gli percorresse il corpo. Non voleva dar dispiaceri ai suoi ma ogni giorno che passava aveva sempre più l'impressione di mangiar qualcosa che non capiva e non sapeva definire in altro modo se non inquietante, non riusciva a far finta di niente, era diventato un pensiero costante, immagini non chiare la notte si affastellavano nei suoi incubi: un campo, grida di uomo e poi risate, terra bruna. Loro la causa di tutto.