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lunedì 24 marzo 2014

Il casuario umano

Si nasconde nel folto della foresta pluviale ma non è raro per un australiano trovarselo nel giardino di casa. Non è esattamente come confrontarsi con un piccione. Questo pesa fino ai 73 Kg ed è alto quanto un uomo di media statura. Purtroppo è in via di estinzione, vive relegato nel Queensland Settentrionale, nella Nuova Guinea e in poche altre isole ma recentemente è stata scoperta una nuova specie,  il Casuarius laureatus che, in modi ancora sconosciuti alla scienza, è riuscito ad approdare in Sicilia. Il Casuarius laureatus si caratterizza per la cofana ricoperta di piume filiformi con velature alla JLo. Il suo parente australiano ha invece un elmetto glabro dalla funzione incerta ma probabilmente sessuale. Il maschio dalla protuberanza più maestosa riesce ad accoppiarsi con la femmina la quale però,  una volta deposte le uova,  le lascerà alla cura del compagno che si occuperà dei piccoli fino all'età adulta. Il lavoro di padre gli farà perdere un terzo del peso corporeo, in mancanza di tempo per alimentarsi. Speriamo non succeda lo stesso al casuario siculo, poiché l'unico maschio osservato presenta una già ridotta percentuale di grasso.

Esso si caratterizza inoltre per aver la protuberanza posta nella parte frontale del capo.
Sono state notate anche differenze nella dieta: mentre le altre specie si nutrono di frutti tropicali il Casuarius laureatus si è adattato al cibo da strada locale come è stato documentato in queste foto:


Le associazioni ambientaliste hanno già organizzato turni di osservazione per seguire il povero padre nella cura dei pulcini e dargli la possibilità di allontanarsi giusto il tempo di una ravazzata con la carne.

Annalisa Balistreri

Fonti:
Per le notizie sul Casuario: National Geographic Italia settembre 2013.
Per il resto ogni riferimento a fatti, persone e acconciature realmente esistenti non è per niente casuale.

22 commenti:

  1. ahahhaaa, grandioso questo pezzo, Annalì, ti sei superata!!!
    GD

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    1. Grazie Giorgio. L'ispirazione può arrivare quando meno te lo aspetti ahah

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  2. Risposte
    1. Grazie Sabino per il voto. Equivale ad un 110 e lode :-)

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  3. Io non ci posso credere, Annalisa, questo post si spinge oltre il mondo conosciuto e ci dimostra che la natura, con la complicità dell'uomo, riesce sempre a stupirci.
    Aggiungo che il casuario è un uccello magnifico, peccato non ci sia un forno abbastanza grande per contenerlo. (emoticon con patate)

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    1. Noooo povero casuario! Già non ha vita facile...chissà poi che sapore ha? ?

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  4. sei ormai una specialista in materia di stranezze suggestive, Annalisa!

    Rosa L.

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    1. Grazie Rosa, effettivamente la cofana di Valeria ci ha suggestionato tutti ahah!

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  5. Annalisa maestra di ironia, ahahahah! Complimenti per la scelta delle foto.

    Nina

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    1. Grazie Nina. E' vero, le foto sono state fondamentali!

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  6. ahahahahahahhaah, ma quanto ho riso, quanto!? Le lacrime avevo!
    è vero, in questo pezzo ti sei superata, hai tirato su una cosa troppo divertente!
    Complimenti!

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    1. Grazie Fede, anch'io mi sono divertita troppo a scriverlo. Giocare con la scienza la rende più interessante e facile da conoscere. Gli spunti che dà sono infiniti!

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  7. Aahhahahahaah rido così tanto che non riesco a chiamare la polizia postale per una denuncia ahahaha

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    1. La prossima volta mi faccio firmare una liberatoria scritta! Ahahah

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  8. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  9. Ma che post sganascioso!
    La cofana!
    Ecco a cosa ti serviva, finalmente l'ho capito!
    Pezzo meraviglioso, esilarante.
    Certo Il Mc Pherrante si estinguerebbe, non ci sono dubbi, mentre per l'altro esemplare meglio infornarlo prima che diventi padre, se perde tutto sto peso!
    Bravissimissima: è un 110 con lode.
    L.I.

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    1. Grazie Lucia! Mi fai da presidente di commissione alla prossima laurea? Ahah

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  10. Chiara Maria Vitale26 marzo 2014 alle ore 18:09

    ahahahahahahah...fantasticoooo...sono piegata in due dalle risate....puahahahahah

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  11. Brave tutte e due: la scrittrice favolosa e la casuearia umana con cofana che non fa fatica a imitare il vero casuario animale. Bravissima Annalisa.

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  12. Di ritorno da una escursione alla ricerca del nostro amico pennuto ringrazio anche voi ragazze!

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