Esseri alati popolano il mare, c'è chi li chiama diavoli ma a volte si ricongiungono al cielo.
È
un mescolarsi di fasi, una festa degli elementi, il confine fra aria e
acqua si dissolve e diventa tutt'uno. L'occasione richiama le aquile di
mare da lontano ma il Mediterraneo non ha confini a sbarrar la strada.
A largo delle coste liguri il pelo dell'acqua si gonfia, scoppia e ne fuoriesce una manta larga due metri, poi un'altra e un'altra ancora, saltano e si rituffano, spruzzi disegnano parabole in aria che seguono i loro volteggi. Le pinne diventano ali, il corpo si libra e si avvita su se stesso, la coda sferza l'acqua. La gravità richiama le mante che ricadono con grazia.
I biologi assistono allo spettacolo dalla nave e partoriscono le ipotesi più fantasiose per spiegare la danza misteriosa. In mente viene subito il gioco - sembra si divertano proprio - per alcuni invece è un tipo di pesca in superficie, altri pensano sia un modo rocambolesco per liberarsi dai parassiti, un altro motivo ancora potrebbe essere il display, il volersi mostrare forti e vigorosi agli occhi dei consimili per intimidirli o al contrario per attrarli. Addirittura c'è chi pensa che le manovre servano a favorire il parto.
E se fossero semplicemente curiose? Se volessero scoprire cosa c'è aldilà del mare, se si chiedessero chi siano quegli esseri che continuano ad invadere il loro mondo, se volessero studiarli, conoscerne abitudini e reazioni, per poi tornare nel profondo degli abissi?
Annalisa Balistreri
Fonti
http://www.corriere.it/notizie/animali/14_luglio_18/danza-mante-mediterraneo-def83360-0e8c-11e4-8e00-77601a7cdd75.shtml
Mi piacciono questi studiosi che inventano ipotesi, ci studiano sopra, ci perdono anni, poi con i piccoli passi raggiunti ci fanno i congressi e magari la storia è tutta diversa. Sono gli animali a studiare noi. Brava Annalisa mi pare la congettura più plausibile.
RispondiEliminaL'avvistamento è in realtà recente e si tratta di un fenomeno raro quindi è abbastanza difficile stabilirne le motivazioni. Alcune ipotesi mi sono sembrate però davvero strampalate, così ho sposato quella più estrema di tutte.
EliminaAnnalisa
Che animale affascinante, la manta sembra volare nell'acqua, ovvio che ci prova anche a farlo in aria, c'è solo un confine sottile trasparente che divide i due mondi.
RispondiEliminaAnnalisa è un piacere leggerti. (l'emoticon non galleggia)
É un piacere per me leggere i tuoi commenti, questo in particolare lo trovo molto in linea con il racconto. Grazie Raimoticon!
EliminaAnnalisa
Condivido in pieno: è un piacere leggerti e, perché no, se fossero loro a studiare noi?!
RispondiEliminaSempre più brava.
L.I.
Cani, gatti, corvidi, topi... sono tanti quegli animali che ci studiano nel loro piccolo, potrebbero farlo anche le mante, chi lo sa?
EliminaAnnalisa
Un fenomeno bellissimo e molto affascinante, mi piace il modo in cui lo hai descritto la conclusione che ne hai tratto ;)
RispondiEliminaSon felice che ti piace e ti ringrazio per il sostegno che mi dai sempre :-*
EliminaAnnalisa
mi viene in mente la poesia di lorenzo su 'u rininuni..
RispondiEliminagd
Bellissima poesia, anche lei è stata una delle fonti di ispirazione per questo brano. E bravo GD, non ti sfugge niente ;-)
EliminaBrava Annalisa, è bello seguire i "comportamenti naturali" con te. Interessante scoprire e pensare a tanti e diversi punti di vista. A presto!
RispondiEliminaNina
Grazie Nina, l'intento mio sta proprio nell'incuriosire il lettore fondendo natura e scrittura.
EliminaStraordinario post, strepitosa Annalisa
RispondiEliminaGrazie Sabino
EliminaBella cosa avere una specializzazione che ti dà la possibilità di conoscere anche quello che ti diverte di più; conoscere il mare e godere delle sue meraviglie. Brava Annalisa.
RispondiEliminaConoscere il mare e le sue meraviglie, parlarne come fai tu Annalisa..è molto bello, complimenti.
RispondiEliminaGrazie Rosa, il parlare delle proprie passioni è una delle grandi possibilità che ti dona la scrittura.
EliminaAnnalisa