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lunedì 14 aprile 2014

Spazzatura vivente

Scatolette di tonno vuote, bottiglie schiacciate, pezzi di vetro, lattine di birra, vecchi giocattoli, resti di pasti, pannolini usati, verdura andata a male, yogurt scaduto, puzza di marcio e putrefazione, lui. Lui che non sembra diverso dal resto, un cumulo di spazzatura, un odore nauseante, una massa arruffata di pelo. Vive lì. Molti arrivano, buttano sacchetti con dentro quello che diventerà la sua cena, vanno via veloci a rintanarsi in auto dal riscaldamento al massimo e neanche si accorgono di lui. Magari lo scambiano per un peluche buttato via, di sicuro non è facile capire che si tratti un essere vivente. 

Un giorno, però, arriva alla Quebec Society for the Protection of Animal una segnalazione. I volontari dapprima non lo vedono, pensano ad un errore, poi un guaito sommesso, si voltano. Qualcosa in mezzo a tutta quella sporcizia si muove impercettibilmente. Stentano a credere che sia un cane. Il pelo è così lungo e incrostato di sporcizia da rendergli difficili i movimenti, l'occhio sinistro non riesce neanche ad aprirlo. Per prima cosa gli fanno una tosatura drastica, perde il 50% delle sue dimensioni assieme a quella pelliccia informe. Un bel bagno, cure, cibo e il cucciolo riassume il suo aspetto originario. La vita di strada per lui è finita, altri sono meno fortunati. 


Fonti:

19 commenti:

  1. Azz, conoscevo questa storia, l'avevo letta qualche tempo fa.
    Quando sento dire che qualcuno deve comprare un cane mi viene una rabbia. Questo è quello che succede quando ce ne freghiamo degli animali di strada.
    Brava Annalisa che ne hai parlato

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    1. Bravo tu che li accogli, li curi e gli trovi un padrone. Ti ammiro tanto!

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  2. W Annalisa con questo bellissimo post!
    Ma stu cani viaru ngrasciatu iera!
    gd

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    1. ma lo possiamo dire che è la versione low cost di Dudù (il cane di Berlusconi)?

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    2. Visto GD? Ho trovato un cane più fituso dei tuoi XD. A parte gli scherzi so quanto ti stanno a cuore. Berlusconi neanche lo Guarderebbe un cana così... tranne se gli facesse pubblicità elettorale.

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  3. La storia è commovente, il post meraviglioso. Hai saputo ricostruire la vicenda nel migliore dei modi. Come sai fare tu. Bravissima.

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  4. I tuoi post sono molto originali, spunto di varie riflessioni. Pensavo a come l'ambiente esterno in cui si vive possa modificare il corpo e alle grandi capacità di adattamento degli esseri viventi.
    Brava Annalisa.
    Nina

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    1. Vi sono due tipi di specie, quelle che sanno adattarsi al variare delle condizioni e quelle che non ci riescono. Ciò le porta ad estinguersi o a spostarsi. L'uomo è spesso causa di ciò.

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  5. Annalisa, non vado d'accordo con i cani, lo sanno tutti, ma questa storia del cane-spazzatura insegna a guardare le cose e i cani con un altro occhio, se non altro per capire se vanno nell'umido o nell'indifferenziata. Comunque a casa ho un vecchio peluche, spero non si scopra che è un coniglio mannaro molto molto sporco. Ciao. (emoticon spazzatura)

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    1. Grazie Raimondo e mi raccomando, per sicurezza tieniti lontano dal peluche nelle notti di luna piena (emoticon mannaro).

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  6. Ho letto stamattina il tuopost l'ho trovato molto bello. Una cosa da ricordare e tenere a mente. E' un cucciolo stupendo

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    1. Grazie Clotilde. L'abbandono e il maltrattamento degli animali sono purtroppo molto diffusi. Speriamo che storie e immagini come queste riescano nella sensibilizzazione.

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  7. Maronna che tristezza!
    Gli è finita bene in ultimo, meno male!
    Grazie Annalisa per questa storia a lieto fine.
    L.I.

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    1. Sì per fortuna a lui è finita bene. Grazie a te Lucia.

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  8. incredibile...bel post...grazie per avermi fatto conoscere questa storia :)

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  9. Quando hanno tolto i peli arruffati sembrava che dividessero due cani! Anche una semplice segnalazione, se non si ha la possibilità di aiutare concretamente, può salvare una vita

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    1. Si anche se non possiamo prenderci cura personalmente degli animali in difficoltà bisogna sempre segnalare il problema alla protezione animali o alle associazioni di volontari.

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