"Seconda stella a destra, questo è il cammino
E poi dritto, fino al mattino
Poi la strada la trovi da te
Porta all'Isola che non c'è"
E qui ti sbagli mio caro Edoardo, l'Isola che non c'è c'è ma non è là. Sì, da Londra è sempre un bel viaggio, magari anche Peter si dovrebbe fermare ogni tanto per riposare e trovare un aereogrill dove espletare le sue funzioni fisiologiche ma non c'è bisogno di fare viaggi interstellari. Perchè chiamarla poi "Isola che non c'è" se un nome c'è l'ha? Si chiama "Isola di Sandy". Chi è Sandy? Non ne ho la minima idea. Su una cosa però avevi ragione Edo, la strada la puoi trovare anche da te, basta avere un qualsiasi marchingegno elettronico che abbia Google Earth.
È un puntino minuscolo in mezzo all'Oceano Pacifico ma c'è, però non c'è cioè se vai a vedere non c'è, perché? Non si sa il perché. Anche perché non c'è solo su Google Earth ma su tantissime cartine fra cui quelle della National Geographic Society, della National Geospatial-Intelligence Agency o della David Rumsey Map Collection, fino a quelle dell'Ottocento.
Perché ce ne siamo accorti solo nel 2012? Perché c'è qualcosa di più semplice che andare in mezzo al Mar dei Coralli a controllare cosa c'è e cosa non c'è: basarsi su altre mappe. E dire che già nel 2000 c'era chi diceva che non c'era ma non c'è stato nessuno che li ha ascoltati. Fino a quando degli scienziati australiani, durante una campagna oceanorafica, si sono resi conto che Sandy non c'è, neanche un biglietto con scritto "torno subito"! Magari si è nascosta sott'acqua? In corrispondenza delle sue coordinate il profondimetro segna 1400 metri. Se c'è, si è nascosta proprio bene.
Intanto diventano sempre più grandi isole che non c'erano e ora ci sono. Di plastica.
Annalisa Balistreri
Fonti:
National Geographic Italia dicembre 2013
Qui ho preso la cartina degli inizi del '900 e una possibile soluzione del mistero:
Che bello questo post! Interessante e scritto in modo davvero simpatico, divertente, epperò c'è la botta finale, lì non ridi più.
RispondiEliminaGrazie Vale, mi sono divertita a scriverlo e con piacere vedo di aver divertito anche te e gli altri.
EliminaLe isole di plastica meritano un post a parte, Mi riprometto di farlo in futuro. Era molto meglio un'isola di sabbia che tante di rifiuti.
Le isole che giocano al "ti vedo non ti vedo", ahahah
RispondiEliminaBrava Annalyze!
Che vuoi, si divertono così ahah
EliminaEbbrava Annalisa!
RispondiEliminaMi piace un sacco il tuo stile di scrittura. Semplice e simpatico
Girando un po sul web ho notato che ci sono ben 8 Sandy Island in giro per il mondo. Questa megalomane di Sandy dev'essere stata proprio una giramondo :o)
Grazie Totò,
Eliminaqui ho ulteriormente semplificato lo stile aumentando il più possibile il numero di "c'è" per creare un effetto confusione.
La Sandy di cui parlo è quella fra Australia e Nuova Caledonia, nel Mar dei Coralli. Come avrai visto è solo un puntino ma c'è, anche se non c'è :-).
Anche a me è piaciuto molto. Ironia che lascia sempre spazio ad un'osservazione puntuale e seria sul mondo che ci circonda.
RispondiEliminaGrazie Adele, hai centrato i miei intenti
EliminaMi piace un sacco questa lattina, Annalisa, una delle isole più inquietanti è senz'altro l'isola galleggiante di paperelle di plastica che da decenni gira per gli oceani spinta dalle correnti.
RispondiEliminaAggiungo che le balene ferme a pelo d'acqua spesso sembrano delle isole, gli indigeni vi impiantano le loro capanne, poi dopo qualche tempo con un guizzo la balena si inabissa, gettando lo scompiglio nel villaggio. (emoticon che non c'è)
Raimondo questo commento è un piccolo post. In poche frasi mi hai fatto immaginare migliaia di paperelle e villaggi galleggianti!
Eliminawow, questo pezzo ha tutto l'humour di Annalisa quando inquieta dal vivo! ahahahahhaha
RispondiEliminabellissimo pezzo, bello assai assai, con incipit in cui immagino il dito bacchettatore!
gd
Inquieta in senso di inquietante o di rompiscatole? Forse entrambi: nel primo caso per la fine, nel secondo per l'inizio? Ahah
EliminaBrava Annalisa, la tua lattina mi piace sempre più! Scopro cose nuove grazie a te e mi fai anche ridere. A presto.
RispondiEliminaNina
A presto Nina, devo dire che questa lattina mi sta dando soddisfazioni!
EliminaAnche a me questo post è piaciuto molto: hai giocato con le parole c'è/non c'è, col vedo/non vedo, e l'ironia l'ha fatta da padrona per tutto il brano fin tanto che si è trasformata in sarasmo rivelando una bruttissima realtà.
RispondiEliminaDavvero brava, Annalisa.
L.I.
Grazie Lucia, la storia di Sandy è davvero strana ma quando sentii parlare di isole di plastica galleggianti non ci volevo credere nemmeno. Purtoppo sono vere con tanto di video e foto.
EliminaBellissimo pezzo Annalisa. Perchè ci porti in mezzo a un mare per cercare un'isola e questa non c'è o non c'è mai stata. Humor e curiosità. Ti segnalo anche l'isola fernandea e un isolotto che è comparso vicino Stromboli, da pochissimo. Provare per credere: le isole ci sono ma possono anche non esserci!!! A secondo le loro voglie telluriche. Brava
RispondiEliminaFerdinandea è una delle cosiddette "isole ascensore" che appaiono e scompaiono nel tempo a seconda della loro attività vulcanica. Se ne parla nel libro "un filo di fumo" di Camilleri, anche qui l'isola gioca brutti scherzi :-). Era emersa nel 1831 nel mare fra Sciacca e Pantelleria per poi inabissarsi poco tempo dopo, giusto il tempo di creare una disputa internazionale per il suo possesso ahah. Vicino Stromboli si dice che è comparsa un'altra isola, ma non ti so dire con sicurezza se sia vero o è una bufala. Anche questa gioca a nascondino? XD
EliminaBrava Annalisa, arrivo in ritardo, ma faccio prima che posso. eccomi, eccomi, menomale che sei rimasta ad aspettarmi. Con queste lattine una non si perde niente, appena uno può fa una puntatina e ritrova tutto, magari trovo pure quella furbetta di Sandy che nessuno la vede, ma noi di apertura a strappo l'abbiamo presa all'amo. Grazie a te per averci recuperato almeno la notizia. Proprio brava.
RispondiEliminaBen arrivata Jole, Sandy aspettava di vederti...ma dov'è?
Eliminabravissima Annalisa, molto bello questo pezzo. mi piacerebbe dedicarlo a quei poveracci che preferiscono perdersi con il naso dentro un navigatore satellitare perchè il navigatore satellitare non sbaglia mai, e intanto si perdono quanto è bello perdersi e vedere cose che non perdendosi si sarebbero persi
RispondiEliminapat
Hai ragione Pat, dedichiamolo a loro!
EliminaEccellente Annalisa. Leggendo questo post vien voglia di andare lontano, il più lontano possibile, verso mondi inesplorati e sconosciuti, visibili solo su una mappa digitale. Wonderful world.
RispondiEliminaSinceramente se fossi stato io la cartografa con la scusa di andare a controllare mi sarei fatta un bel viaggetto :-)
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