Le aveva sempre mangiate controvoglia, non perché il sapore fosse brutto ma c'era qualcosa che non andava e non era una questione di gusto ma piuttosto una sensazione strana, un'irrequietezza che gli portava disagio al solo sentirne l'odore. Sembrava l'unico però ad avvertire tutto ciò, suo padre e sua madre le consumavano spesso e anzi le gradivano molto. Accompagnavano il tutto con succo di mirtilli e polpo all'insalata. Il menù era sempre lo stesso, cambiavano i tipi di cottura ma gli ingredienti base erano sempre uguali da generazioni. Lo chef di corte non sapeva più cosa inventarsi, gli alimenti blu o dal sangue blu non sono molti ma i reali mangiavano solo quelli per tradizione, il loro casato non per niente era conosciuto in tutto il mondo per l'intenso color cobalto del sangue di ogni suo componente. Il principe sin da piccolo era stato nutrito con latte materno misto all'amido di patata blu, la stessa che divenuto grande non riusciva a mandar giù senza che un brivido gli percorresse il corpo. Non voleva dar dispiaceri ai suoi ma ogni giorno che passava aveva sempre più l'impressione di mangiar qualcosa che non capiva e non sapeva definire in altro modo se non inquietante, non riusciva a far finta di niente, era diventato un pensiero costante, immagini non chiare la notte si affastellavano nei suoi incubi: un campo, grida di uomo e poi risate, terra bruna. Loro la causa di tutto.
Lo stregone ascoltò, preparò il tè, lo versò in due tazze e le porse al principe. Appena sporse la mano, lo stregone lo afferrò per il braccio e fece una piccola incisione con un pugnale sul dito. La goccia di sangue che ne sgorgò andò a colorare il tè del principe di verde scuro. A questo punto lo stregone fece cenno di bere. Ad ogni sorso il principe sentiva gocce di sudore freddo che fuoriuscivano abbondanti da collo e ascelle. Cadde in trance.
Camminava fra filari di piante tutte uguali, il castello in lontananza, la luna unica luce. Aveva l'impressione di conoscere quel posto ma a al contempo di non esserci mai stato in vita sua. Qualcuno lo colpì alle spalle. Si risvegliò con la faccia a terra, il pietrisco nella caduta gli aveva ferito il viso, gli bruciava. Mani callose lo sollevarono.
Guarda chi abbiamo qui, il principino. Cosa ci fai fuori dal castello? Non sai che è pericoloso? Potresti incontrare qualche malintenzionato - risero forte.
La coltellata arrivò così violenta allo stomaco da farlo cadere in ginocchio. Dolore e stupore si confusero in urlo, l'ultimo prima che un'ascia gli troncasse di netto la testa. Sangue blu schizzò fuori copioso e si mescolò alla polvere che man mano ne diveniva sempre più intrisa, sempre più in profondità. Fu la notte che nacquero le patate blu.
Annalisa Balistreri
Informazioni
Le patate a buccia blu e pasta blu/viola devono il loro contenuto alla ricca quantità di antociani.
Il polpo, nominato nel menù dei reali di questa storia, è un animale a sangue blu, dovuto alla presenza di emocianina.
Il quadro "Finalmente è storia" è opera di Vito Bongiorno.
Annalisaaaa! Oggi ti devo tirare un orecchio? La patata blu era già nata visto che il principino le aveva mangiate fin da piccolo. Oppure ho letto male io? Interessante comunque ogni stranezza che ci racconti. Ma lo aveva fregato lo stregone volutamente?. Scusa, ma non ho capito. Lo so non è un post, però...
RispondiEliminaIl principe rivive in trance ciò che successe ad un suo antenato. Forse non inserito abbastanza indizi ma volevo lasciare volutamente il finale misterioso. Lieta che comunque la stranezza ti abbia interessato.
EliminaIn ogni caso il principe ha avuto una fifa blu! Evviva la Annalisa con l'anima noir.
RispondiEliminaQuesto sicuramente! È la prima volta che provo a cimentarmi con atmosfere noir o in questo caso dark blue, l'intento era di creare una leggenda dal sapore medievale. Grazie Adele.
EliminaAnnalisa
Che stranezza, non nascondo che il mio interesse culinario è diventato blu, penso a un purè blu o a uno sformato o a una teglia di patate blu. Brava Annalisa mi hai fatto sognare...ahahahah
RispondiEliminaNina
Sai che a quanto pare le patate blu sono molto ricercate dai cuochi per il loro sapore particolare? Se mai le riuscissi a trovare fammi sognare anche a me, inviami a cena!
EliminaAnnalisa
Oggi a Geo&Geo su Raitre ne ha parlato la conduttrice Sveva Sagramola. Tu però ce ne hai parlato per prima. Brava.
RispondiEliminaSi vede che oggi per qualche strana coincidenza è la giornata delle patate blu.
EliminaNon conoscevo questo tuo lato noir!
RispondiEliminaNeanch'io ahah. Come dicevo è un esperimento.
EliminaCome hai detto tu è un esperimento ,a farci entrare nell'atmosfera noir ci sei riuscita benissimo ,a interessare il lettore anche, anzi sei riuscita anche a stimolare la voglia di leggere oltre......potrebbe benissimo essere l'inizio di un racconto visto che è rimasto un pò di mistero .....
RispondiEliminai bieddi patati ri annalisa! bel pezzo a mo' di favola!
RispondiEliminagd
Grazie Filì, l'ambientazione era ideale per sviluppare il racconto come una favola.
EliminaBello, sa proprio di una leggenda!
RispondiEliminaMi banno sempre affascinato i miti e le leggende, è stato bello inventarne uno! Grazie Vale.
EliminaE chi lo sa, tutto è possibile...
RispondiEliminaQuesto commento era in risposta a quello di Angela, non so perchè sia finito qui, misteri di blogspot...
EliminaA me è piaciuto molto, questo tuo racconto! Sarà perché il "Blu!" mi è congeniale, ma la visione, che somiglia tanto ad una saga, mi è parsa ben riuscita! Brava Annalisa!
RispondiEliminaGrazie Pippo per il tuo commento! Scusa ma sono curiosa...il blu ti è congeniale come colore o per qualche motivo in particolare?
EliminaCome colore si, tanto che lo usai come titolo di un mio racconto!
Elimina(Ma non era mia intenzione farmi pubblicità)
Stranezza interessante.
RispondiEliminaBrava come sempre, Annalisa, e grazie.
L.I.
Grazie a te Lucia!
EliminaAlmeno un ringraziamento per aver preso la mia opera
RispondiEliminaVito Bongiorno
Grazie
RispondiEliminaSignor Bongiorno, aggiungerò una didascalia. Grazie
EliminaAnnalisa Balistreri.