Willy è nato da poco ed è un imenottero maschio, vale a dire un’ ape col “pistolino”.
Ai nuovi nati nell’ alveare viene affidato in genere un tutor e a lui abbinano un certo Maurizio, un imenottero religioso, che fa dei santi e dei sacramenti ciò che vuole e che è pazzo, manco a dirlo, per le femmine.
Comincia l’addestramento: questo si fa, questo non si fa, questo si può dire, questo non si può dire, questo si può mangiare, questo non si può mangiare … e così via.
Divengono inseparabili, anche se in talune occasioni Willy non manca di far fare delle figuracce per la sua troppa ingenuità, per il suo candore proprio, a Maurizio.
Un giorno di primavera, Willy avverte in modo urgente pruriti e pulsioni e chiede al suo tutor cos'è la strana voglia che gli è venuta ... piacevole per carità, ma che non riesce a placare, capisce che ha bisogno di ... qualcosa, di qualcuno ...
Maurizio, gran marpione, quando smette di sganasciarsi dalle risate, gli racconta la storia delle api e dei fiori, gli illustra come è fatta una femmina di imenottero e lo sollecita ad accoppiarsi, che per lui è giunto il momento: solo così potrà soddisfare quel suo strano desiderio...
Willy perciò, comincia un giro di perlustrazione: il primo giorno, il secondo, il terzo finalmente la vede, bellissima elegante e con tutte le pudenda in aria, un invito più esplicito di così?!
La giovane ape non sa che si tratta di un'orchidea, l’imbrogliona per eccellenza! chiude gli occhi perciò, conta fino a tre e si tuffa in quell’ inganno di femmina.
Copula con lei con tutta la passione di un giovane e virile insetto senza accorgersi del raggiro: lei lo sta usando solo per i suoi scopi.
Piccolo diavolo! nonostante tutto l’insegnamento di Maurizio non si accorge che sta copulando con un’orchidea, ingannatrice, che predispone il suo labello a mo’ di fisionomia e con i colori della femmina della specie dell’imenottero, preparandogli così una trappola amorosa, un raggiro sessuale che grazie al risveglio primaverile e alla grandissima voglia di copulare dell’ape maschio le permetterà una meravigliosa e perfetta impollinazione incrociata.
Lucia Immordino
Ti spunta un fiore in bocca
Profumiera tra le profumiere. Un fiore, tu un insetto. Orchidea, tu amante frettoloso, limite invalicabile per te. Facile sentenziare un "Buttana Eva" che ha scaturito le origini dell'intera umanità, certezza scientifica "Buttana di un orchidea". Eva la mela, io il fiore. Tu piccolo insetto, Marco Antonio delle mie corolle! Credi di essere tu a fare me, ma in realtà sei solo vittima del mio gioco perverso. Sono ammaliatrice dei tuoi voli e istinti bassi. E poi non c'è amore senza bugia, meglio usarle a fin di bene; certo la propagazione della specie sarà arricchita da certe copulazioni e noi ne godremo. Mi faranno un fiore d'oro come medaglia al valore! Non ci sarà un letto, non ci sarà bisogno di staccare i miei petali come si fa con una Margherita per sapere se ti amo. Io nell'universo sono la regina dei fiori, il "fior fiore". L'amore è una pena da pagare, io mi offro gratis a te. Ti attiro tra le mie corolle, apro il mio labello peloso e tu vieni. Non necessita che mi bagni stupido di un insetto confuso, basta il mio odore a stonare ogni percezione del vero. Non puoi prendermi per il culo, certezza assoluta. Sono orchidea furba, passionale, studio marchingegni sessuali di alto livello.
Tu voli e ci caschi; ti catturo, nè come amantide religiosa, nè come vedova nera, ma con odore e forma che ti stona. Il mio labello odora come "la cosina" della tua femmina, la giusta pelosità ti seduce e ti cattura. E tu insetto maschio ti ci butti di testa. Come fai a essere così stupido da fare sesso con un fiore? Vi frego tutti, vendico il genere femminile che da sempre viene ingannato dal maschile. Sei solo uno pseudoimpollinatore! Dovrei urlarti bastardo di un insetto, invece me la godo. Quando finirà il nostro rapporto di coppia - ti uso solo per il sesso - tu volerai via; non ti porterò rancore, una sacca di polline sarà il mio regalo d'addio.
Ti lascerò un dolce ricordo, un buon profumo di me. Ricorderai il mio fiore per sempre. Adesso finisci di fare i tuoi "insetti comodi", io farò il prossimo, prostituta del mio amore.
Profumiera tra le profumiere. Un fiore, tu un insetto. Orchidea, tu amante frettoloso, limite invalicabile per te. Facile sentenziare un "Buttana Eva" che ha scaturito le origini dell'intera umanità, certezza scientifica "Buttana di un orchidea". Eva la mela, io il fiore. Tu piccolo insetto, Marco Antonio delle mie corolle! Credi di essere tu a fare me, ma in realtà sei solo vittima del mio gioco perverso. Sono ammaliatrice dei tuoi voli e istinti bassi. E poi non c'è amore senza bugia, meglio usarle a fin di bene; certo la propagazione della specie sarà arricchita da certe copulazioni e noi ne godremo. Mi faranno un fiore d'oro come medaglia al valore! Non ci sarà un letto, non ci sarà bisogno di staccare i miei petali come si fa con una Margherita per sapere se ti amo. Io nell'universo sono la regina dei fiori, il "fior fiore". L'amore è una pena da pagare, io mi offro gratis a te. Ti attiro tra le mie corolle, apro il mio labello peloso e tu vieni. Non necessita che mi bagni stupido di un insetto confuso, basta il mio odore a stonare ogni percezione del vero. Non puoi prendermi per il culo, certezza assoluta. Sono orchidea furba, passionale, studio marchingegni sessuali di alto livello.
Tu voli e ci caschi; ti catturo, nè come amantide religiosa, nè come vedova nera, ma con odore e forma che ti stona. Il mio labello odora come "la cosina" della tua femmina, la giusta pelosità ti seduce e ti cattura. E tu insetto maschio ti ci butti di testa. Come fai a essere così stupido da fare sesso con un fiore? Vi frego tutti, vendico il genere femminile che da sempre viene ingannato dal maschile. Sei solo uno pseudoimpollinatore! Dovrei urlarti bastardo di un insetto, invece me la godo. Quando finirà il nostro rapporto di coppia - ti uso solo per il sesso - tu volerai via; non ti porterò rancore, una sacca di polline sarà il mio regalo d'addio.
Ti lascerò un dolce ricordo, un buon profumo di me. Ricorderai il mio fiore per sempre. Adesso finisci di fare i tuoi "insetti comodi", io farò il prossimo, prostituta del mio amore.
Antonella Tarantino
Fonti:
http://www.ragusa.net/colori/orchidee/orchidee_degli_iblei.htm
National Geographic Italia settembre 2009
Ma quanto mi sono piaciuti questi due racconti?
RispondiEliminaTanto divertente da scassarsi il primo, tanto cattivo e maledetto il secondo!
Complimenti assai a entrambe!
Bene, bene ...
EliminaEsperimento riuscito.
Grazie FO.
L.I.
"Cattivo e maledetto", mi piace che ti è piaciuto!
EliminaGrazie.
Nina
Ahahahah orchidea, dea ammaliatrice degli insetti tontoloni, soluzione pseudo onanista per scapolocalabroni incalliti, bambola gonfiabile dei bombi, paradiso dei maritimenotteri in cerca di un diversivo. ahahah La vita terrestre è piena di stranezze. (emoticon il pistolino)
RispondiEliminaMai avrei pensato, prima di documentarmi, che l'orchidea potesse fungere da bambola gonfiabile, ma a quanto pare la natura ne fa delle belle!
EliminaGrazie Raiemoticon.
L.I.
La natura ha un meccanismo perfetto a incastro e non solo...ahahah
EliminaGrazie.
Nina
cinghiate ad entrambe! e più di cento!!!
RispondiEliminaGd
Dieci Pater e Ave Maria ... ahahahahahah ..
EliminaGrazie GD.
L.I.
100 Ave Maria, gratia plena...al risveglio
Elimina- preferibilmente a stomaco pieno, ahahahah
Nina
Molto belli questi due racconti li trovo fantastici e scritti benissimo
RispondiEliminaGrazie grande Clotilde.
EliminaL.I.
La nostra ironia ti ha catturata! Grazie Clotilde.
EliminaNina
Attenti a quelle due! Ahah
RispondiEliminaBrave entrambe che in modi diversi avete spiegato il fenomeno, fatto divertire e riflettere sul rapporto fra i sessi.
Grazie mia cara che ci hai ospitate e soprattutto per la possibilità di spasso che ci hai dato nel farci apprendere come la natura trova tutte le soluzioni possibili a ogni cosa ed anche in maniera ... sorprendente, direi.
EliminaBrava a te che hai avuto l'idea.
Lucia
Grazie a te per avermi aperto la tua latta. Quanto mi diverto a scrivere così!
EliminaA presto.
Nina
Avete fatto di tutto per rendere l'ingenuo imenottero un amante sospettoso, le api non ve la perdoneranno! guai a voi ad andar per boschi o prati.
RispondiEliminaSi è vero, in questi due racconti l'imenottero non ne esce, come dire, vincitore, piuttosto si ritrova con la "coda" tra le zampe.
EliminaL'unica che raggiunge il proprio obiettivo e, dunque vincitrice è quella spudorata ingannatrice dell'orchidea.
Che gioco è stato scrivere sto pezzo!
L.I.
Ha avuto quello che meritava, qualcuno glielo doveva dire che è solo " un pseudoimpollinatore"...ahahahah. Grazie Rosa.
RispondiEliminaNina
Nina, questa collaborazione è stata "eccezzziunal verament".
RispondiEliminaLuce.